Le conseguenze del trauma: introduzione al disturbo da stress post traumatico

Un buon numero di coloro a cui viene diagnosticato il disturbo da stress post traumatico (PTSD) risulta avere anche il disturbo borderline di personalità (DBP) e una buon numero di coloro a cui viene diagnosticato il disturbo borderline di personalità ha anche il disturbo da stress post traumatico. Perché? Sono la stessa cosa?

La comunità scientifica sta ancora studiando e approfondendo il legame fra questi due disturbi che così spesso di presentano in comorbidità ma i maggiori studiosi sono giunti a conclusione che sono due problematiche diverse[1] che spesso si incontrano; proprio come il disturbo borderline e il disturbo bipolare al quale abbiamo già dedicato un approfondimento Borderline e bipolarismo: due facce dello stesso disturbo? Quello che i più ignorano è che il Gruppo di Lavoro sulla Classificazione dei Disturbi Stress Correlati dell’OMS ha suggerito dal 2013 la distinzione tra disturbo da stress post traumatico e disturbo da stress postraumatico complesso. Vediamo di capire in cosa consiste questa distinzione:

Disturbo da stress post traumatico o PTSD

Questa condizione si verifica in chi ha vissuto un evento fortemente traumatico ma ben definito nel tempo come l’esperienza di una rapina, un terremoto o un lutto improvviso – anche se ovviamente non tutti coloro che hanno vissuto uno shock svilupperanno il PTSD. È una condizione psicologica e come tale può essere diagnosticata solo da personale specializzato come uno psichiatra o uno psicologo e i sintomi – che di solito iniziano già entro i 3 mesi dall’evento scatenante – devono durare da più di 1 mese. Il disturbo può essere di lunga durata (cronico) o di breve durata (acuto) è trattabile nella maggioranza dei casi e buoni risultati possono essere visibili già a partire da 6 mesi dopo l’inizio della terapia.

Si considerano sintomi del PTSD tra gli altri:

  1. rivivere l’evento traumatico ad esempio con flashback, incubi e pensieri spaventosi
  2. evitamento di persone, luoghi, oggetti collegati al trauma; un esempio tipico è quello di non prendere l’auto a seguito di un incidente
  3. avere difficoltà a dormire, forte stress e tensione anche muscolare
  4. avere problemi di memoria o a ricordare dettagli significativi dell’evento
  5. pensieri negativi su se stessi e il mondo, forti sentimenti di colpa o vergogna, perdita di interesse per attività che prima erano fonte di piacere

I bambini e gli adolescenti sono sensibilmente più vulnerabili alle esperienze traumatiche e le loro reazioni al trauma sono diverse rispetto agli adulti. I bambini in particolare sotto i 6 anni potrebbero smettere di parlare o ricominciare a fare pipì a letto, diventare oppositivi e soprattutto potrebbero cambiare durante il gioco, che è proprio una delle attività da monitorare maggiormente.

Disturbo da stress post traumatico complesso o Complex PTSD

Al contrario della condizione precedentemente descritta, nel Complex PTSD, il trauma (negligenza del caregiver, abuso fisico, sessuale o psicologico, vittime di rapimento o ostaggi, vittime di bullismo, prigionieri di guerra etc.) ripetuto nel tempo, allungando i sentimenti di terrore, inutilità e impotenza deforma l’identità e il senso del sé.[2]

Le 6 aree che riguardano la sintomatologia sono:[3][4]

  • alterazioni nella regolazione di affetti e impulsi;
  • alterazioni nell’attenzione o coscienza;
  • alterazioni nell’autopercezione;
  • alterazioni nei rapporti con gli altri;
  • somatizzazione;
  • alterazioni nei sistemi di significato

oltre a queste si verificano anche:

  • disregolazione emotiva, pensieri suicidi, autolesionismo, scoppi d’ira o disfunzioni sessuali
  • dissociazione, sensazione di essere diversi da tutti gli altri
  • Sindrome di Stoccolma
  • isolamento
  • cambio radicale nei propri valori
  • sentimento pervasivo di terrore e confusione

Complex PTSD e Disturbo borderline di personalità

Le due condizioni sembrano sovrapporsi al punto da poter essere in realtà lo stesso disturbo chiamato con nomi diversi ma non è questo il caso, non bisogna fare l’errore di guardare al sintomo come fosse la causa. Il Disturbo da Stress Post Traumatico Complesso infatti non è un disturbo di personalità e chi ne è affetto (1) non compie frenetici sforzi per evitare l’abbandono reale o immaginario, (2) non ha relazioni interpersonali instabili e intense caratterizzate dall’alternarsi tra estremi di idealizzazione e svalutazione, (3) non ha un’immagine di sé marcatamente e persistentemente instabile e (4) non ha problemi di impulsività.[5]

Il 25% di quelli che hanno ricevuto diagnosi borderline inoltre non ha storia di abusi e/o negligenza durante l’infanzia a conferma del fatto che sono due realtà che esistono distintamente. Resta vero che molti pazienti presentano un quadro clinico complesso avendo diagnosi sia di Disturbo Borderline di Personalità che di PTSD. Per rispondere a questo tipo di problematica è stato messo a punto un tipo di terapia evidence-based dal professor Martin Bohus dell’Heidelberg University, chiamato DBT per PTSD che riprende il modello della terapia dialettico comportamentale di Marsha Linehan ma tenendo conto delle complessità del disturbo da stress post traumatico. Questa terapia disponibile al momento solo in Germania sta iniziando a diffondersi anche all’estero grazie alla formazione di nuove équipe.

[1] Marylène Cloitre,Don W. Garvert, Brandon Weiss, Eve B. Carlson, Richard A. Bryant (2014) Distinguishing PTSD, Complex PTSD, and Borderline Personality Disorder: A latent class analysis. Eur J Psychotraumatol. 2014; 5: 10.3402/ejpt.v5.25097

[2] Stein, Jacob Y.; Wilmot, Dayna V.; Solomon, Zahava (2016), “Does one size fit all? Nosological, clinical, and scientific implications of variations in ptsd criterion A”Journal of Anxiety Disorders43: 106–117, doi:10.1016/j.janxdis.2016.07.001PMID 27449856

[3] Roth, S.; Newman, E.; Pelcovitz, D.; Van Der Kolk, B.; Mandel, F. S. (1997). “Complex PTSD in victims exposed to sexual and physical abuse: Results from the DSM-IV Field Trial for Posttraumatic Stress Disorder”. Journal of Traumatic Stress10 (4): 539–555. doi:10.1002/jts.2490100403PMID 9391940.

[4] “Complex PTSD”www.ptsd.va.gov (National Center for PTSD)United States Department of Veterans Affairs. 2007.

[5] Van Der Kolk, B. A.; Courtois, C. A. (2005). “Editorial comments: Complex developmental trauma” (PDF). Journal of Traumatic Stress18 (5): 385–388. doi:10.1002/jts.20046PMID 16281236.


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